
In breve…..
La legionella è uno dei batteri presenti in ambienti acquatici sia naturali che artificiali. Dagli ambienti naturali le legionelle risalgono a quelli artificiali come gli impianti idrici degli edifici: serbatoio ,tubature ,fontane ,piscine e impianti di distribuzione dell’acqua e di condizionamento dell’aria.
Le condizioni più favorevoli alla proliferazione sono:
-la stagnazione dell’acqua;
-la presenza di incrostazioni e di sedimenti;
-la formazione del biofilm;
-la presenza di microrganismi come le amebe.
La legionella sopravvive con una temperatura dell’acqua compresa tra i 5,7 e i 55 gradi centigradi.
Il massimo sviluppo di verifica con una temperatura dell’acqua compresa tra i 25°C e i 42 °C.
Ha la capacità di sopravvivere in ambienti acidi e alcalini, in quanto sopporta valori del pH compresi tra 5,5 e 8,1.
Quali sono gli impianti idrici infettabili
Tutte le installazioni che producono acqua nebulizzata—reti di ricircolo acqua calda negli impianti idrico-sanitari, impianti di condizionamento—sono luoghi in cui è possibile e favorita la diffusione del batterio.
L’intervallo di proliferazione del batterio va dai 15°C a 50°C. Si è verificato che , comunque , fino ai 22°C il batterio può essere presente ma è inattivo.
Le zone critiche di proliferazione negli impianti idrosanitari sono : l’interno delle tubazioni , in special modo quelle vecchie con depositi all’ interno, nei soffioni doccia, nei serbatoi , nei bollitori e nei sistemi antincendio a sprinkler.
Con esami ‘ad hoc’ la legionella può essere rilevata anche in vasche e piscine per idromassaggio in cui i getti di acqua iniettati a grande velocità producono bolle attraverso le quali il batterio può essere rilasciato nell’ aria ed essere respirato. Anche le fontane decorative sia contenute che ad intermittenza, che producono spruzzi che vengono nebulizzati possono aumentare la contaminazione .
Altri impianti nei quali il rischio della presenza del batterio della legionella è molto elevato sono quelli di condizionamento dell’aria e quelli di umidificazione, quelli raffrescatori a spruzzo di acqua e le torri di raffreddamento. Anche gli impianti solari per la produzione di acqua calda sanitaria la cui temperatura media è intorno ai 50°C, può essere fonte di inquinamento.

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